2006. La giostra

Drammatico / 28′

Scritto e diretto da Luca Viapiana

Prodotto da Zatita Production

 

 

Il film, attraversando le diverse stagioni della vita di uno scultore, indaga il rimpianto di un amore di gioventù, ormai irrimediabilmente perduto. Rimpianto che diverrà ossessione nella mente del protagonista. 

Selezionato fuori concorso al Magna Graecia Film Festival 3^ ed.

Giuria: Ettore Scola, Ugo Gregoretti, Mario Monicelli.

Regia e sceneggiatura
Luca VIAPIANA

Con
Pino MICHIENZI
Diego VERDEGIGLIO
Fabio RUBINO
Vera DE SETA
Salvatore RIZZO

Musiche
Alessio LA ROCCA

Cast Tecnico

Montaggio
Danilo ATTANASIO

Fotografia
Raffaele CANINO

Riprese
Emanuele SPAGNOLO

Casting
Eugenio ATTANASIO
Gianluca RAHO
Roberto RAHO

Traduttrice
Barbara Fizzarotti

LA GIOSTRA DELLE OCCASIONI

Il cortometraggio nasce dal desiderio di individuare e mettere a nudo quella incapacità di dialogare, quella incomunicabilità, cronica e quanto mai umana, che spesso attraversa l’intera esistenza di una persona.
È proprio questa incomunicabilità con sé stesso a viziare la mente del protagonista (Pino  Michienzi), incapace di superare un suo errore di gioventù, “un grumo che non si scioglie“, per citare una battuta del film.
L’esperienza di vita di quest’uomo incontra nel finale quella di un personaggio (Diego Verdegiglio) a lui vicino e al contempo distantissimo.
I due condividono, seppur con modalità e stili di vita diametralmente opposti, un forte desiderio di evasione che tentano di perseguire astraendosi dal proprio contesto di vita.
L’uno fugge nascondendosi in sé stesso, tra le maglie fittissime del proprio Io, l’altro fugge da sé stesso, cercando riparo in una comoda collocazione sociale e familiare.
Semplicemente, questi due uomini non vorrebbero essere là dove si trovano.

La sceneggiatura è stata appositamente concepita per essere realizzata all’interno del Parco archeologico di Scolacium (Roccelletta di Borgia,  Catanzaro) e del Museo annesso, location ideali per trasferire in video quelle atmosfere rarefatte e quel senso di incompiutezza, o forse è più giusto dire mancanza, che ne caratterizzavano alcuni passaggi e personaggi (si pensi ai ruderi della cattedrale bizantina e a tutte quelle tracce millenarie e silenti, romane e greche, presenti nel Parco).
Per gli interni sono stati utilizzati i laboratori di scultura dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro, ambienti che, con minimi interventi di arredamento scenico, hanno trasmesso fin da subito quel senso di produttività forte e a tratti caotica, disordinata ma mai casuale, che spesso caratterizza il temperamento di un artista.

Promozione

Il cortometraggio ha partecipato fuori concorso al Magna Graecia Film Festival 2006, al Visionaria International Video Festival 2006, 15^ edizione, al Concorso Cinemabili 2006, al Corto Dorico 2006, al Il Corto 2006, al Corto Imola Festival 2006 – XIII ed.
al Scrittura e Immagine 2006, XIII Festival del Cortometraggio, al Cort’O Globo 2006 cinemacortofestival, 3^ ed, al Pratometraggi 2006, al 60° Festival Internazionale del Cinema di Salerno.

Ph: Beatrice Canino